Blog ... diario dei genitori

Angela     Antonio
 

 

10/01/07

Il papà al parto

Se debba o non debba il genitore padre assistere al parto

La risposta è senz'altro si. Il papà deve assistere al parto e rendersi utile come può. Si tratta di momenti concitati e drammatici. Cordoni ombelicali come budella sparsi sul pavimento, sangue, piscio, urla. Certamente la cosa più tremenda è osservare atterriti e inermi, come un sacco di patate, alle atroci sofferenze della moglie amata. Vederla infuocarsi come un tizzone nella titanica tensione di separarsi dalla propria creatura.

Poi finalmente, come un guizzo la bambina è fuori e urla i primi vagiti. L'emersione del sottomarino, l'inizio della vita.

In un attimo è nato un papà!

Partecipare al parto è come un satori, un brusco momento di risveglio che ci rende consapevoli della nostra natura. Pronti per compiere il destino di papà.

 

10/01/07

Pensieri all'incubatore

Lavata e asciugata la creatura è posta nell'incubatore

Pochi istanti dopo il parto eccomi a inseguire l'ostetrica mentre conduce mia figlia all'incubatore. Con un bel bagnetto la ripulisce dei liquidi della placenta. Sara ancora è incerta (come il papà che in più balbettaquando interrogato). Non sa che fare davanti al mondo nuovo che le si è dischiuso di botto. Non sa che fare eppure non c'è niente che non sia da lei fatto. Il respiro è regolare sotto il flusso di ossigeno nell'incubatrice, il cuore pulsa. Le articolazioni si mettono in movimento le manine si aprono e chiudono mentre le braccia disegnano ellissoidi nel cielo. Non dovrebbe esserci ancora barlume di ragione e pensiero eppure il faccino si accende di tante espressioni. Come in una prova generale, come se volesse rassicurare il genitore: "vedi papà tutto è a posto son serena pronta per partire!"

 

12/01/07

Eroi dei tempi moderni

Uno spirito di sacrificio fuori dal comune è richiesto a chi sceglie oggi di divenire un genitore

Se per eroi si intende una sparuta di minoranza di "fessi" votata al sacrificio per amore di altri indolenti e egoisti, i genitori della società postindustriale sono i nuovi eroi!  

Nella società contadina dei tempi che furono, il figlio era un investimento importante. Un investimento di lungo periodo, che avrebbe assicurato nel tempo braccia sui campi e il sostegno della vecchiaia.

Nessun beneficio è previsto invece per noi genitori dell'età postindustriale, la nostra agiatezza conquistata al precariato sarà sacrificata per il benessere dei bimbi. Le ferie, i week end  in bicicletta con gli amici, la pizza il sabato sera. Occorre rinunciare a tutto quanto di superfluo lo stile di vita precedente poteva offrire. Spossati da tante fatiche, impoveriti,  ormai vecchi, i figli ormai grandi ci poggeranno negli ospizi, perchè questa società vuole tanti piccoli nuclei familiari intesi come tanti centri di spesa.

Molti nostri coetanei ne sono consapevoli e con un pizzico di sobrietà e con tanto spirito di conservazione compiono la scelta più ovvia: niente figli!

 

12/01/07

Il primo abbraccio

tenere in braccio la creatura per la prima volta

E' una gioia indescrivibile prendere in braccio per la prima volta la propria figlia. Un'esplosione di tante primigenie sensazioni assopite dalla ragione e dalle convenzioni sociali.

Si badi bene non mi riferisco al tripudio del senso di possesso (è mia questa bella bambina)

 

13/01/07

Un esercito di sanguisughe

Un esercito di sanguisughe è pronto a balzare sugli ignari e inermi genitori. Per i più non c'è scampo

Esiste una economia per niente sommersa centrata sul portafogli dei genitori. Un esercito di negozianti, specialisti pronti a estorcere ai genitori preziose risorse. Tutine, pannolini, visite specialistiche, passeggini. Ogni cosa ha un costo esorbitante ed è quasi impossibile trovare ripari e rimedi. E se anche ti rendi conto che una cosa costa troppo, ormai è troppo tardi, non si può ritrarre il portafogli, le dita del commesso sono già sulla tastiera del registratore di cassa. Lo scontrino ne emerge dopo pochi decimi di secondo. Al genitore un'unico conforto: come avrei potuto privare mio figlio di un oggetto così potenzialmente (in)utile?

Occorre tempo, una lunga  e solidale catena di amici pronti ad aiutarrti e consigliarti. Quelli distratti solitari, che non hanno tempo, non hanno neanche scampo e il loro portafogli si apre a continui salassi.

 

14/01/07

E lo stato che fa?

Il governo della nazione dove nascono meno bimbi di tutto il mondo è complice dell'esercito di sanguisughe

Lo stato si costerna si indigna e poi getta la spugna con gran dignità. Lo stato diventa facilmente complice di quell'esercito di sanguisughe e succhiatori di genitori. Lo stato tollera questa sperequazione sui genitori nell'interesse della crescita economica e dei consumi.

I governanti italiani non raccolgono così il grido di sofferenza e il bisogno d'aiuto dei genitori.

Politici troppo ignoranti e troppo attenti a perpetuare la propria specie. Troppo intenti a perseguire il beneficio di fine legislatura che non a preservare il bene e la salute del popolo nei decenni. E così l'Italia invecchia.

Sparute minoranze le nuove generazioni, una piramide invertita dove gli anziani sono la base. Troppo giovani sono i giovani per capire i disastri che alle loro spalle stanno perpetrando gli adulti egoisti.

Troppo pochi sono i giovani e troppo schiacciati dalle precedenti generazioni per prendere in mano il proprio presente e il proprio futuro e cercare di rimediare ai disastri dei loro predecessori/oppressori.

Troppo saldo il potere nelle mani di semipensionati inattuali e prepotenti, tronfi di saccenteria e voluttà consumistica.

E così, dalle mani di pensionati onanisti l'Italia si appresta a cadere nelle mani delle vigorose economie delle tigri e dei dragoni d'oriente.

In Cina e  in India le generazioni da noi al potere sono estinte a causa di stenti e malattie o comunque sono sparuta minoranza.

In quei posti le nuove generazioni sono alacremente al lavoro per costruire un futuro migliore e più dignitoso. In piena dignità e in pieno possesso delle loro facoltà creative.

 

15/01/07

Per prudenza si raccomanda

Sull'immoralità delle case farmaceutiche

L'immoralità delle case farmaceutiche deve essere gridata e denunciata. Ad esempio mi sono imbattuto in questi disgustosi consigli: "Per prudenza si raccomanda di moderare l'assunzione di bevande alcoliche (non più di un bicchiere di vino ai pasti principali o in alternativa mezzo litro di birra al giorno) o contenenti caffeina (non più di 2-3 tazzine al giorno) e il consumo di sigarette (non più di 5-10 sigarette al giorno: meglio nessuna per la salute di mamma e bambino)". In pratica il non bere e non fumare si riducono a mere misure "prudenziali". Sono i consigli della casa farmaceutica Angelini. Chi scrive non se la sente di criticare e mortificare il lettore che può divenire un potenziale cliente. Così anche se è dimostrato che il fumo fa morire, si legge che è soltanto per prudenza che non bisogna fumare.